
LA SPERANZA NON DELUDE
La speranza non delude. E’ la certezza che Francesco, un papa che ha avuto la possibilità di celebrare due Giubilei (quello della misericordia nel 2016 e l’attuale), comunica ai fedeli e a tutti in vista della conclusione del primo quarto di secolo del terzo millennio.
Il Giubileo del 2025 si colloca in un tempo di inquietudine e preoccupazione per le tante situazioni di conflitto aperte nel mondo e per l’insufficiente impegno nel contrastare i processi di riscaldamento globale che mettono a rischio molte zone della terra. La tentazione della disperazione, e di conseguenza del ripiegamento su di sé, e della rassegnazione è forte.
Grande è il bisogno di ritrovare le ragioni della speranza, che muovano a passi concreti nella direzione della pace e della sostenibilità. Un anno intero nel segno della speranza, dunque, dopo che nel 2016 si è celebrata la misericordia divina e la necessità di praticarla.
Quello del 2025 è il venticinquesimo Giubileo ordinario della Chiesa Cattolica. Una tradizione che viene da lontano, che ha attraversato epoche diverse e si è confrontata con le tempeste della storia, ma pure con i dubbi e le trasformazioni della Chiesa.
Il Giubileo è – sin dal nome – un moltiplicatore delle gioie e delle speranze: il felice incontro tra la Chiesa e il bisogno degli uomini e delle donne di ogni generazione di sentirsi sostenuti nelle proprie attese, visioni, sogni. E dal bisogno di essere perdonati.
Cogliendo tale necessità, e reinterpretando l’accompagnamento che la Chiesa esercita a vantaggio dei più fragili e dei più deboli – ovvero di quasi tutti noi – papa Francesco ha scelto di porre l’Anno Santo sotto il segno della speranza.

“Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro […] fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza”
Spes non confundit